Corso base METODO VALIDATION

Nelle diverse forme di demenza le compromissioni cognitive (memoria, linguaggio, attenzione, abilità …) e lo sconvolgimento dei principi comportamentali, di frequente intaccano, se non stravolgono, la relazione. Un importante bisogno delle professioni della cura oggi è rappresentato dalla necessità di apprendere tecniche specifiche a favore della difficile relazione con l’anziano disorientato e modalità d’approccio che vadano nella direzione di una quotidianità più serena, di una qualità della vita migliore. Abbiamo ormai chiaro che molto spesso il disturbo del comportamento viene esacerbato se non addirittura scatenato dai comportamenti di coloro che ruotano attorno alla persona. Pieni di buone intenzioni, facendoci guidare dal buon senso ma rimanendo ancorati alla nostra visuale, non attraversiamo mai veramente la strada per andare di là, dove si trova lui o lei e non riusciamo poi a comprendere il perché di certe strane sue reazioni.

Il corso base Validation si rivolge a tutte le professioni poiché non entra mai nel merito specifico della professione stessa, bensì mantiene il focus sull’approccio. Tutte le professioni della cura possono trovare interessante ed arricchente questo metodo, per sé e per gli altri, dall’Operatore di Base al Medico, all’Infermiere professionale all’Animatore e via dicendo. Anche i familiari a dire il vero possono usufruire dei suggerimenti pratici della validazione anche se, va precisato, necessitano di percorsi formativi estremamente specifici, differenti da quelli che possono essere proposti al mondo della cura.

Attraverso il corso base sul metodo Validation® ci si propone di stimolare nei partecipanti una riflessione approfondita sulla differenza tra la comunicazione accogliente ed empatica rispetto alle modalità comunicative più comuni e spontanee (far ragionare, imbrogliare, infantilizzare o fare diversione sono solo alcuni esempi) che vengono messe in campo per gestire in genere i disturbi del comportamento di anziani affetti da demenza. Il corso si propone, tramite dibattiti su casi clinici, video-registrazioni che raccontano esperienze concrete e molto altro, di accompagnare il partecipante in un percorso di analisi e poi di consapevolezza, portandolo a scoprire quanto spesso la persona disorientata si sente negata, non riconosciuta. Una volta gettate queste solide basi si va poi a lavorare sull’apprendimento dell’atteggiamento validante, della comunicazione accettante, che dà valore – to validate – al contenuto emotivo che l’individuo porta. Questo comporta in genere un cambiamento (lento e graduale, ma reale) della relazione tra anziani fragili con disturbi cognitivi e comportamentali e professionisti della cura e quindi del clima che si respira nelle strutture per anziani, siano esse residenziali o semiresidenziali, come anche nel domicilio. Imparare a leggere il disturbo del comportamento come l’espressione di un bisogno è fondamentale per riconoscere la Persona e restituirle dignità.